Metamorfismi 3×1

Le suggestioni della danza mutante.
La trasformazione organica dei corpi in un trittico di danza,
immagini e suoni con attori disabili.

Delfini arenati su spiagge di petrolio e pesanti elefanti apocalittici; il ventre femminile che si gonfia accogliendo la vita e i movimenti tesi delle persone diversamente abili.

Questo il paesaggio sonoro, di immagini e danza presentato in Metamorfismi 3X1, progetto in tre parti a cura di Anna Albertarelli e Roberto Passuti.
Si tratta dell’ evento-installazione Blue Blood Dolphin, del video Gravi-danza (creati dall’ensemble Gohatto) e della performance Il piede dell’elefante (messa in scena dalla Compagnia Vi-Kap).E’ un evento creato appositamente per Teatri di Vita, in cui persone diversamente abili e danzatori professionisti, videomakers e musicisti presentano un trittico che indaga le metamorfosi dell’organismo umano e animale; quindi un lavoro sull’instabilità del corpo intesa come momento ‘biologico’ di passaggio e modificazione.Gohatto e Vi-kap lavorano sul crinale tra i vari linguaggi della scena, sperimentando nuove forme di comunicazione, di forte impatto visivo e di energia, che sono sicuramente una delle esperienze di ricerca più originali del panorama italiano. In questo caso si tratta di una proposta divisa in tre parti, dedicata alla trasformazione e alla metamorfosi, a partire dal corpo.

bluedolphin02La prima parte è Blue Blood Dolphin, un evento installazione con due danzatrici e un improvvisatore musicale: una visione apocalittica, un urlo straziato e al contempo silenzioso del corpo, partendo dalla suggestione di carcasse di delfini arenati su spiagge di petrolio e scariche tossiche, e con l’idea di “osservare impotenti al cambiamento inesorabile e alla trasformazione fisica“.

gravidanza01La metamorfosi passa dall’idea del corpo spiaggiato del delfino a un’idea invece opposta, quella del corpo che muta per dare vita. E’ l’idea che sta alla base dell’opera video Gravi-danza: la gravidanza in rapporto al movimento del corpo, e dunque la ricerca di un riassestamento della postura, un equilibrio e un respiro mutanti, il tutto in relazione con la creazione coreografica.

 

Il progetto si conclude con Il piede dell’elefante, realizzato dalla Compagnia Vi-Kap, specializzata inDanceability, cioè nella creazione di danza con danzatori e performers diversamente abili.
In questo campo la Compagnia Vi-Kap, anche con la partecipazione della stessa Anna Albertarelli(direttore artistico) e di Roberto Penzo (coordinatore scientifico), ha sviluppato un’alta qualità di lavoro, puntando alla creazione di spettacoli e azioni che puntano sul lavoro con i disabili trovando proprio nella diversa abilità le risorse tecniche e artistiche.
L’evento che conclude il trittico ci presenta otto performers e un musicista impegnati in questo suggestivo fluire dei corpi secondo un approccio di ricerca nel movimento che è la caratteristica di questi artisti.
Interpreti: Roberto Penzo, Gaia Germanà, Michele Morritti, Anne Gaelle Thiriot, Carlo Falciasecca, Livia Solmi, Marcello Camilli, Elisa Pancaldi
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